Dal 1870 circa esistono chiese valdesi in Abruzzo, in particolare nella provincia di Chieti, in parte in risposta all’evangelizzazione operata nella seconda metà dell’Ottocento dai valdesi piemontesi che hanno diffuso la Bibbia e testimoniato della libertà evangelica, in parte per il ritorno dall’emigrazione negli Stati Uniti, dove si era conosciuta qualche chiesa presbiteriana o metodista.

 

A San Giovanni Lipioni il ritorno dall’emigrazione è stato più recente e nel 1955, in occasione del funerale di un anziano contadino soprannominato “lu prutestant”, una parte del villaggio ha preso coscienza della possibilità di fondare una chiesa cristiana più “vicina all’originale evangelico” e un gruppo di circa 150 persone ha chiesto al pastore valdese più vicino (quello di Carunchio) di essere istruita nella fede evangelica e di fondare una chiesa valdese. Essa esiste ancora, ma il paese si è quasi completamente svuotato. Pochi anziani reggono ancora la bandiera evangelica e sono felici di accogliere visitatori e anche solo curiosi.

 

Il tempio di San Giovanni Lipioni fu costruito negli anni 1962 — 63- 64 secondo il progetto del professore Gianni KOENIG, docente presso la Facoltà di Architettura di Firenze. I lavori di costruzione furono interrotti tre volte e tre volte ripresi dietro altrettante ordinanze del pretore di Castiglione Messer Marino. Il tempio, mancante ancora dell'abside, potè essere inaugurato l'otto dicembre 1964 alla presenza del Moderatore Ermanno Rostan e con la partecipazione di fratelli e sorelle giunte dalle comunità di Roma, Carunchio, San Giacomo degli Schiavoni, San Salvo, Schiavi e Lentella.

 

Esposizione permanente di una mostra fotografica che racconta il mezzo secolo di predicazione in questo piccolo paese abruzzese. La sala che è adibita a biblioteca e attrezzata dei moderni sistemi di comunicazione, previa richiesta, può essere prenotata per riunioni e convegni vari.