La cerchia urbana di San Giovanni ripete lo schema dell’insediamento di crinale “con sviluppo a pettine bifrontale con isolati disposti perpendicolarmente ad un asse mediano” con asse Nord-Sud. L’asse mediano corrisponde ancora oggi a due importanti edifici architettonici: la chiesa parrocchiale e il Palazzo Lozzi, risalente al XVI secolo.

 

Il Palazzo conserva al suo interno tutti gli elementi originali  come i pavimenti in cotto, pietra, soffitti travi a vista in legno e ferro battuto. Nei secoli è stato teatro di particolari eventi: dalla celabrazione di messe (diversi sono stati gli arcipreti della famiglia nei secoli XVIII e XIX), a luogo di sperimentazione scientifica e medica; per diversi mesi è stato la sede del Comune (nel 1896) e, durante la seconda guerra mondiale, sede del comando tedesco.

L'archivio privato contenuto all'interno ne fa un elemento di particolare importanza e per tutti gli studiosi, archivisti, sovrintendenti e filologi, interessati a ricostruire, vicende storico-politiche, arti e costumi dell'Abruzzo, Molisedel Sud italia in generale. La documentazione è consultabile tramite specifica domanda alla Soprintendenza Archivistica

La Famiglia Lozzi ha origine da un ramo dei Maltraversi Signori di Padova da cui i Conti da Lozzo (...) Sembra che il castello di Lozzo risalisse al 983 allorché il conte Inghefredo dei Maltraversi fu infeudato dall’imperatore Ottone II (...). Sul luogo dove sorgeva il castello di Lozzo, oggi si trova il palazzo Correr, già Lando.

Secondo le ultime ricerche sembra che Niccolò III da Lozzi sia sceso lungo la penisola aggregato alla spedizione di Luigi I D'Ungheria contro Giovanna I di Napoli...